Karmapa

KarmapaKarmapa

Il significato della parola Karmapa è “colui che manifesta l’attività illuminata”.

Karmapa è il primo insegnante illuminato ad avere iniziato una linea di incarnazioni in Tibet per portare grande beneficio gli altri, continuando questa specifica attività illuminata come guida del Lignaggio Karma Kagyü da oltre 900 anni.

I Karmapa hanno giocato un ruolo fondamentale nel lignaggio Kagyü e anche in altre scuole Buddhiste Vajrayana in tutto il Tibet.

Il terzo Karmapa Rangjung Dorje ebbe un ruolo chiave nella preservazione e nello sviluppo del lignaggio Ningthik della tradizione Ningma; il quarto Karmapa Rolpe Dorje riconobbe e valorizzò le qualità e il potenziale di Je Tzong Khapa, il fondatore del lignaggio Ghelugpa.

Il settimo, l’ottavo e il nono Karmapa contribuirono alla preservazione e alla continuazione dei Sutra, dei Tantra e dei lignaggi Mahamudra della tradizione Kagyü; il quattordicesimo Karmapa contribuì alla preservazione e alla continuazione del lignaggio Shangpa Kagyü, che stava per estinguersi. Ebbe inoltre la visione del movimento non settario (Rimé) e incoraggiò il suo discepolo del cuore, Jamgon Kongtrul il grande, a continuare il movimento.

il quindicesimo Karmapa Kakyab Dorje contribuì alla preservazione e alla continuazione delle tradizioni degli insegnamenti Terma del lignaggio Ningma; il sedicesimo Karmapa, Rangjung Rigpe Dorje, è stato uno dei grandi Maestri Buddhisti dei nostri tempi e riuscì a preservare e continuare i vari lignaggi Buddhisti tibetani nonostante l’esilio.

L’attuale Karmapa, il diciassettesimo, è nato nel Tibet orientale nel 1985 ed è stato riconosciuto come la reincarnazione del sedicesimo Karmapa all’età di otto anni.

Il riconoscimento del Karmapa è unico nel suo genere, in quanto prima di lasciare il corpo Karmapa lascia un lettera di predizione con le indicazioni per trovare la sua prossima incarnazione, come il luogo e l’anno di nascita e i nomi dei genitori e dei segni particolari che sarebbero stati notati nell’area al momento della nascita.

Il diciassettesimo Karmapa fu quindi trovato seguendo le indicazioni contenute nella lettera di predizione del precedente Karmapa. Nel mese in cui il diciassettesimo Karmapa è stato trovato, il Dalai Lama ebbe un sogno dove vide la vallata in cui il diciassettesimo Karmapa nacque; la descrizione della vallata che il Dalai Lama vide nel sogno corrisponde esattamente con i dettagli indicati nella lettera di predizione del precedente Karmapa.

Una volta ufficializzato il riconoscimento, il diciassettesimo Karmapa è stato intronizzato nella sua sede monastica principale, Tsurphu, nel Tibet centrale, il 27 settembre 1992. Circa 25.000 persone si recarono al monastero per lo storico evento.

Il governo cinese ha supportato il riconoscimento di Karmapa, controllando in maniera rigida le sue attività, limitandole sempre più con il passare del tempo, al punto da creare un importante impedimento alla sua educazione. Impedendogli di viaggiare Karmapa non era in grado di ricevere le trasmissioni dalla maggior parte dei maggiori Lama Kagyu, che vivono al di fuori del Tibet.

Queste limitazioni lo spinsero a maturare la scelta di andarsene dal Tibet; fu così che negli ultimi giorni del 1999 Karmapa lasciò il Tibet seguendo un piano studiato accuratamente per permettere a lui e a un piccolo gruppo di monaci di seguire un percorso impervio che, attraverso le montagne della catena Himalayana, li avrebbe condotti in India.

Fu così che il 5 gennaio del 2000 Karmapa incontrò il Dalai Lama a Dharamsala, in India, dove tuttora vive con lo status di rifugiato.

Sino ad ora Karmapa ha potuto recarsi solamente due volte in occidente, negli Stati Uniti d’America, dove la sua presenza e le sue qualità hanno catalizzato l’attenzione dei media.

Già ad una giovane età Karmapa è uno straordinario leader spirituale dotato di grande passione per le tematiche ambientali che promuove con impegno e deteminazione.

Promuove i valori etici e l’importanza da un punto di vista medico e ambientale dell’alimentazione vegetariana. E’ molto attivo nel promuovere le pari opportunità di studio e pratica per le monache, è molto versato nel campo della poesia e della pittura.

Il suo continuo impegno nel continuare la pratica del buddhismo sta portando nuovi impulsi che permettono la continuazione corretta della pratica anche ai giorni nostri.